- Aug 29, 2025
Eddy Seferian – La Grande Opera di un Maestro di Luce
- Simona Galbusera
- Maestri
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Ci sono incontri che segnano una vita intera, incontri che portano con sé una dolcezza e una profondità capaci di trasformare il cuore. Con Eddy Seferian era proprio così: bastava stare in sua presenza per sentire che ci si trovava davanti a un’anima rara, gentile e lieve come una carezza, capace di ridere con la purezza di un bambino e, nello stesso tempo, di trasmettere insegnamenti di una vastità sorprendente.
Chi ha avuto, come me, l'onore e la fortuna di conoscerlo non può che raccontare che incontrarlo era come ricevere un dono: il suo sguardo limpido e la sua voce calma aprivano uno spazio interiore di pace e fiducia. Era talmente connesso con le energie sottili che spesso accadeva qualcosa di straordinario: bastava pensare a lui e poco dopo arrivava una sua telefonata, come se la linea invisibile dei cuori fosse sempre attiva e viva.
La vita e la missione
Eddy Seferian nacque a Milano da famiglia armena. Fin da bambino manifestò facoltà chiaroveggenti che lo accompagnarono per tutta la vita. Nel 1947 iniziò il suo cammino spirituale seguendo l’Istruttore Solare Horunci, da cui ricevette le prime grandi direttive.
La sua missione era chiara: farsi cronista della Gerarchia Celeste, portavoce dei Maestri Ascesi e delle entità spirituali che guidano l’evoluzione umana. A differenza di tanti altri canali, Eddy non cercava mai di porsi come protagonista: si definiva un semplice tramite, un “annotatore” di messaggi che appartenevano a un disegno più grande.
La Grande Opera
Il frutto più conosciuto del suo lavoro è racchiuso nel volume “La Grande Opera” (Anima Edizioni, 2006). In queste pagine Eddy raccolse i messaggi ricevuti da Maestri come Saint Germain, Cristo, Hilarion, Lao-Tzu, Ramana Maharishi e molti altri, accompagnandoli con mantra e strumenti di lavoro interiore.
La Grande Opera non era però soltanto un libro: era un processo di elevazione collettiva. Attraverso meditazioni, mantra e la creazione di una Rete Energetica Planetaria – composta da Nuclei Filosofali Metafisici distribuiti nell’emisfero boreale e australe – Eddy lavorava per innalzare la coscienza dell’umanità e sostenere il legame spirituale della Terra con il Cosmo.
Tra i momenti più significativi del suo percorso, vi furono le canalizzazioni con l’Arcangelo Metatron e il lavoro energetico sul Monte Aconcagua, legato al mistero del “Cubo di Metatron”.
Insegnamenti e presenza
Ascoltare Eddy significava perdersi nei suoi racconti di vita, in quell’intreccio di esperienze personali, canalizzazioni e partecipazioni a gruppi spirituali come il Cerchio Firenze 77, uno dei movimenti medianici più importanti in Italia nel Novecento. Nei suoi ricordi emergevano le tante collaborazioni, i progetti portati avanti con dedizione e la gioia semplice di condividere.
Ma la vera forza di Eddy era la sua umiltà disarmante: parlava di grandi verità cosmiche con la naturalezza di chi racconta un episodio quotidiano, senza mai ostentare, senza mai pretendere di essere “Maestro”. Eppure, proprio per questa semplicità, il suo insegnamento arrivava diritto al cuore.
Era capace di farti ridere con un aneddoto leggero e, subito dopo, di condurti in un silenzio profondo che apriva porte interiori difficili da descrivere. Era questa la sua magia: la leggerezza unita alla vastità, la spontaneità che conviveva con la connessione più alta.
Il dono di un incontro
Chiunque abbia avuto la fortuna di incontrarlo porta con sé la memoria di un’esperienza speciale. Era impossibile restare indifferenti: il suo candore infantile e la sua saggezza millenaria convivevano in un equilibrio raro, che lasciava un segno indelebile.
La sua presenza dimostrava che un vero Maestro non è colui che si eleva sugli altri, ma colui che con umiltà e autenticità ricorda a ciascuno la propria luce.
Parlare di Eddy Seferian significa parlare di una Grande Opera di amore e coscienza che continua a vibrare attraverso chi lo ha conosciuto e ne suoi insegnamenti. Significa ricordare un uomo che seppe unire la saggezza degli antichi insegnamenti con la freschezza di un sorriso semplice.
Per molti, incontrarlo è stato un grande onore, un privilegio che continua a fiorire come semi interiori. Perché la sua opera non apparteneva soltanto a lui, ma a tutti coloro che sono disposti ad aprirsi alla bellezza del Mistero e alla forza luminosa del cuore, e sono sicura che anche adesso, basta pensarlo e se gli è appena possibile continua ad arrivare come ha sempre fatto.